CECILIA CERASTI - OSTEOPATA D.O.

Osteopatia e Sistema Viscerale.

L'adattamento dell’organismo verso fattori dannosi o tossici.

L’organismo subisce costantemente l’attacco di stressor esogeni ed endogeni che minano l’omeostasi organica. Se gli stress sono particolarmente intensi e veloci o l’organismo viene meno alle sue capacità di adattamento e di difesa si viene a creare un’alterazione dell’equilibrio organico che può causare e mantenere una disfunzione fino a giungere alla patologia. Le disfunzioni osteopatiche possono essere definite, in questo, come meccanismi difensivi supplementari di compenso ed espressione dell’adattamento e della lotta dell’organismo verso fattori dannosi o tossici. Se a livello di organi emuntoriali principali (come fegato, reni, polmoni, utero, pelle e intestino) sono presenti disfunzioni emodinamiche queste diminuiscono sistematicamente le capacità di drenaggio e le stesse funzioni metaboliche dell’organo. Un organo ben drenato è il presupposto essenziale:

  • della salute e della capacità antigena del nostro organismo

  • della corretta comunicazione tra sistemi organici

  • dell’equilibrio neuro endocrino e della emostasi

  • di prevenzione di malattie acute e croniche

Quando gli organi emuntori non attuano la loro fisiologica escrezione delle tossine, queste possono essere accumulate a livello interstiziale nella matrice extracellulare, costituendo la fase prettamente umorale della tossiemia per venire successivamente stoccate nel parenchima tessutale. Il perdurare di questa impregnazione porta a una risposta immunitaria cronica al danno cellulare e alla degenerazione tessutale, rappresentando la base per patologie croniche in campo reumatologico, gastrointestinale, cardiovascolare ma anche neurologico e psichiatrico come ormai viene attestato in numerosi lavori scientifici. L'osteopatia in campo viscerale, si concentra sull'importanza delle interazioni tra gli organi interni e il sistema muscolo-scheletrico.

Gli organi emuntori principali sono tra loro funzionalmente collegati da un punto di vista vascolare e connettivale. Le tecniche manuali osteopatiche, hanno in questo contesto, la capacità di stimolare e sostenere gli organi stessi e le strutture adibite al drenaggio e alla detossicazione incrementano la capacità di rimozione delle tossine dallo spazio intercellulare e dal connettivo drenandole dal sistema linfatico e successivamente secretandole all’esterno del corpo, in modo da permettere emostasi a tutti i livelli. Naturalmente, il buon esito di un trattamento osteopatico passa attraverso la precisa diagnosi di livello e di funzionalità organica, prendendo in considerazione l’anamnesi prossima e remota i segni clinici ma anche la morfologia e l’analisi costituzionale dell’individuo. Ed è responsabilità e attenzione dell’osteopata a comprendere se l’individuo e l’organismo nella sua totalità possono ricevere e sostenere una stimolazione di questo tipo . L'osteopatia non agisce mai in isolamento. È importante accompagnare le tecniche manuali con un adeguato stile di vita e riequilibrio alimentare integrato, dove necessario, da rimedi naturali per raggiungere e mantenere uno stato di salute equilibrato e duraturo.

Osteopatia e Disfonie Funzionali

L'apparato vocale riveste un'importanza cruciale nella comunicazione umana, eppure molte persone si trovano ad affrontare problemi vocali che si manifestano frequentemente come "disfonia iperfunzionale".

La laringe (organo che fa parte dell'apparato respiratorio) è costantemente sollecitata da sforzi vocali prolungati, è sottoposta a un carico considerevole. Se la produzione vocale avviene in modo errato, la glottide può subire un sovraccarico, compensato da un'eccessiva tensione nei muscoli laringei e del collo. Questo meccanismo può portare allo sviluppo della sindrome da tensione/fatica laringea, caratterizzata da stanchezza vocale, fastidio nella zona del collo e della gola e, in alcuni casi, da un dolore acuto che ostacola l'emissione della voce.

Nei disturbi vocali di tipo "iperfunzionale" sembra esserci una correlazione con problematiche di adattamento allo stress. Questo può influire sull'apparato vocale; la tensione può spostarsi tra i muscoli del collo e della colonna vertebrale, influenzando i muscoli interni ed esterni della laringe. Inoltre, lo stress può causare un irrigidimento della gola e un accorciamento del respiro, compromettendo in ultima analisi la capacità di fonazione. Di conseguenza, la disfonia iperfunzionale genera tensioni eccessive non solo nei muscoli laringei, ma anche in quelli del viso, del collo, della colonna vertebrale e dell'addome. Per affrontare tali problematiche, è fondamentale un approccio interdisciplinare che preveda una diagnosi funzionale da parte di uno specialista laringoiatra-foniatra e l'intervento del Osteopata. La terapia osteopatica contribuisce alla normalizzazione di specifiche strutture anatomiche collegate alla laringe. L'osteopata si rivolge al sistema miofasciale-scheletrico-viscerale come un'unità integrata, riconoscendo come essa possa influenzare la presenza e la persistenza della disfonia.

Disturbi Temporo-mandibolari e Osteopatia

I disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM) possono manifestarsi tramite una vasta gamma di sintomi, i più comuni dei quali includono cefalea, dolore oculari e auricolari, oltre a disordini legati alla mandibola, come il blocco o il caratteristico scrocchio. Questo quadro clinico si presenta come un vero e proprio enigma, poiché le cause alla base di tali disturbi possono essere molteplici, spaziando da tensioni muscolari e aderenze fasciali a problematiche di occlusione dentale o traumi. È fondamentale, quindi, individuare correttamente la radice del problema per poter affrontare in modo efficace il disturbo. In questo contesto, l’osteopata favorisce la collabora sinergica con il gnatologo, non solo nel trattamento dei sintomi, ma anche per una terapia integrata nella prevenzione di ulteriori complicanze.

I cambiamenti nel comportamento funzionale e nella meccanica del sistema miofasciale superficiale hanno un impatto diretto sul sistema miofasciale muscoloscheletrico del distretto cranio-cervico-mandibolare. In particolare, la coordinazione motoria di quest'area è influenzata dalla mobilità e dalla presenza di zone di fissità nella fascia superficiale. Nei casi di Disordini Temporo-Mandibolari di origine muscolare, la fascia tende a diventare aderente, limitando così il movimento libero. Per questo motivo,un’approccio osteopatico specializzato che possa affrontare queste problematiche in maniera integrata è focale. Attraverso specifiche tecniche manuali, l'osteopata affronta disfunzioni muscolari e fasciali contribuendo così a migliorare la mobilità articolare e ridurre il dolore.