CECILIA CERASTI - OSTEOPATA D.O.
La verità sulla Cistite: quando il problema non é solo batterico!
Non basta combattere i batteri. Serve un equilibrio tra microbiota, pavimento pelvico e struttura del bacino.
11/26/20253 min read


La cistite è uno dei disturbi più frequenti nella popolazione, soprattutto femminile, ma anche maschile. Per alcune persone è un episodio occasionale, mentre per molte altre diventa un problema ricorrente, che si ripresenta a distanza di poche settimane o mesi, spesso accompagnato da:
bruciore urinario
bisogno frequente di urinare
dolore pelvico
sensazione di vescica infiammata
La strada più ovvia è quasi sempre la stessa: visita medica → antibiotico → sollievo temporaneo → nuovo episodio.
Ma perché la cistite ritorna?
E soprattutto: quando è davvero batterica e quando invece i sintomi arrivano da altre cause, come un pavimento pelvico ipertonico o un bacino disfunzionale?
In questo articolo uniamo gli studi più recenti sul microbiota vaginale con l’esperienza clinica osteopatica sul pavimento pelvico per capire cosa succede davvero e come intervenire in modo più completo.
1. Cos’è la cistite? Una distinzione fondamentale: batterica vs non batterica
Cistite batterica: È la forma più conosciuta ed è causata dalla presenza di batteri, principalmente Escherichia coli (80%), ma anche Klebsiella e Pseudomonas aeruginosa.
Questi batteri entrano dall’uretra e risalgono fino alla vescica, provocando infiammazione e bruciore.
Il motivo per cui le donne sono più colpite è anatomico:
uretra femminile: 4 cm
uretra maschile: 20 cm
Il tragitto è quindi molto più breve e i batteri arrivano più facilmente alla vescica.
Cistite non batterica (o “cistite abatterica”)
Qui sta il nodo centrale. Si parla di cistite non batterica quando:
urinocoltura e stick sono negativi,
ma i sintomi sono ugualmente presenti.
Molte persone descrivono:
“bruciore che torna sempre, ma senza infezione”
“senso di vescica piena anche dopo aver urinato”
“cistite dopo stress o dopo i rapporti”
“urgenza ma con poca urina”
In questi casi non c’è un batterio da combattere, ma c’è un sistema che si è alterato: il microbiota, la mucosa, o… il pavimento pelvico.
2. Il microbiota vaginale: la barriera naturale che protegge dalla cistite
Gli studi più innovativi degli ultimi anni – condotti da ricercatori in Giappone, USA, Germania e altri paesi – mostrano che il microbiota vaginale svolge un ruolo enorme nella prevenzione della cistite.
Cosa dice la ricerca?
Un microbiota vaginale sano è dominato dai Lactobacillus (crispatus, gasseri, ecc.).
Questi batteri buoni:
creano un ambiente acido che ostacola E. coli
producono perossido di idrogeno, che blocca i batteri patogeni
formano una barriera fisica che impedisce ai patogeni di colonizzare la mucosa
Al contrario, quando i Lactobacilli diminuiscono, aumentano altri batteri come le Enterobacteriaceae, favorendo l’insorgenza della prima e delle successive cistiti.
E gli antibiotici?
Funzionano… ma al prezzo di indebolire ulteriormente la flora protettiva.
Inoltre, come scoperto da ricercatori negli USA, l’E. coli può addirittura entrare nelle cellule epiteliali e sopravvivere alla terapia, pronto a riattivarsi quando il microbiota viene indebolito. Per questo molte donne sperimentano un ciclo senza fine: antibiotico → sollievo → ricaduta.
Il grande “non detto”: quando la cistite NON è un’infezione ma un problema del pavimento pelvico
La ricerca sul microbiota è fondamentale, ma non basta.
Molti sintomi di cistite – soprattutto quelli ricorrenti con urinocoltura negativa – sono legati a un pavimento pelvico ipertonico o a una disfunzione del bacino.
✦ Perché un pavimento pelvico ipertonico può dare sintomi da cistite?
Quando i muscoli pelvici sono troppo contratti:
comprimono l’uretra
alterano il meccanismo di svuotamento
irritano i nervi pelvici
aumentano la sensibilità della vescica
Risultato:
bruciore, urgenza, dolore
… ma senza infezione. È ciò che molte donne chiamano “cistite senza batteri”.
✦ Meccanismi più comuni
Contrattura periuretrale → ostacola lo svuotamento.
Bacino ruotato o bloccato → cambia la pressione su vescica e perineo.
Trigger dell’otturatore interno o del pubococcigeo → dolore riferito all’uretra.
Stress e ansia → tono autonomo elevato → muscoli sempre “in allerta”.
✦ Quando sospettare un problema muscolare e non batterico?
urinocoltura negativa
sintomi che peggiorano con stress, esercizio, rapporti
sensazione di non svuotare completamente
miglioramento con calore
dolore a fluttuazione
Osteopatia e pavimento pelvico: perché la struttura conta
La salute del pavimento pelvico non è separata dalla salute del bacino. Le tensioni di:
ileopsoas
otturatore interno
diaframma
articolazioni sacroiliache
lombo-pelvico
possono modificare il tono del pavimento pelvico e la pressione sulla vescica.
Come può aiutare l’osteopatia?
✔ riequilibrio del bacino
✔ lavoro su diaframma e respiro (fondamentale per il tono perineale)
✔ trattamento di ileopsoas, otturatore interno e catene posteriori
✔ normalizzazione delle pressioni addominali
✔ miglioramento della mobilità delle articolazioni pelviche
L’obiettivo non è solo “rilassare”, ma ripristinare un sistema in cui vescica, uretra, pavimento pelvico e microbiota possono funzionare in equilibrio.
Quando il pavimento pelvico non trattiene e il bacino è libero, i tessuti diventano meno ricettivi ai batteri, e diminuiscono gli episodi ricorrenti.
Un approccio integrato e moderno alla cistite
Per affrontare davvero la cistite ricorrente oggi è necessario unire:
Microbiota vaginale in salute
Mucosa vaginale forte
Pavimento pelvico in equilibrio
Bacino libero da tensioni e disfunzioni
Supporto osteopatico e riabilitativo personalizzato
La cistite non è solo un problema “urinario”: è un fenomeno multifattoriale che coinvolge batteri, mucosa, sistema nervoso, postura e muscoli pelvici. Quando si considera tutto il sistema, i miglioramenti diventano stabili e profondi.
EBM- Prevalence of pelvic floor dysfunction in patients with interstitial cystitis - PubMed 2007
Cistite e Salute Pelvica
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