Pavimento pelvico: il centro nascosto del tuo benessere

Un sistema che vive di sinergie

11/9/20253 min read

Il pavimento pelvico viene spesso descritto solo come il “sostegno” degli organi pelvici, ma in realtà ha un ruolo molto più ampio nell’equilibrio del corpo. Questa struttura lavora in armonia con la postura, con il modo in cui ci muoviamo e persino con la qualità delle nostre relazioni quotidiane. Non è solo una questione di continenza o supporto degli organi, ma un vero centro di integrazione tra funzioni corporee, movimento e percezione di sé.

Il ruolo evolutivo del bacino

Dal punto di vista evolutivo, il bacino e il pavimento pelvico hanno avuto un ruolo fondamentale nel renderci ciò che siamo. Le modificazioni della pelvi hanno permesso la stazione eretta, la deambulazione bipede, l’uso libero degli arti superiori e un parto compatibile con un cervello in crescita. Questo processo ha ridisegnato la forma del bacino, influenzando posizione del sacro, curvatura della colonna, distribuzione del peso e modalità di trasferimento delle forze al suolo attraverso gli arti inferiori. Il pavimento pelvico non può quindi essere compreso isolatamente: è parte di un sistema biomeccanico complesso, dove postura, forma del bacino e linee di forza lavorano insieme per garantire stabilità, movimento efficiente e adattamento all’ambiente. Comprenderne la funzione significa leggere il corpo come un’unica struttura integrata.

Il bacino: un imbuto che collega addome e pelvi

Il bacino umano ha la forma di un imbuto: più ampio in alto, più stretto in basso. La parte superiore accoglie i visceri addominali, mentre la cavità pelvica si trova tra lo stretto superiore e quello inferiore, chiusa dal pavimento pelvico. Molti visceri e il peritoneo si posizionano verso l’alto, lasciando sotto di sé uno spazio connettivale chiamato sottoperitoneale, dove sono sospesi e collegati gli organi pelvici. La pelvi non può essere considerata separatamente dal suo scheletro: la stazione eretta e la deambulazione bipede hanno modificato profondamente forma, posizione del sacro, larghezza delle anche e distribuzione dei carichi, facendo del bacino un punto di passaggio delle forze dall’alto (tronco) e dal basso (arti inferiori).

Due diaframmi in dialogo

La cavità addomino-pelvica è racchiusa tra due diaframmi:

  • il diaframma toraco-addominale in alto

  • il diaframma pelvico in basso

Tra questi due estremi si crea un continuo scambio di pressioni e compensazioni posturali. Il pavimento pelvico dialoga costantemente con addome profondo, diaframma respiratorio, glutei e muscoli delle anche.

Il pavimento pelvico è costituito da diversi muscoli, tra cui l’elevatore dell’ano (pubococcigeo, ileococcigeo, ischiococcigeo) e il coccigeo. Questi muscoli formano una vera amaca elastica, che sostiene i visceri pelvici e parte di quelli addominali, mantenendoli nella giusta posizione nella vita quotidiana. Il trasverso dell’addome, muscolo profondo della parete addominale, è un alleato del pavimento pelvico: insieme gestiscono le pressioni interne. Anche glutei e muscoli pelvi-trocanterici (otturatore interno e piriforme) collaborano costantemente, contribuendo alla stabilità del bacino e alla qualità dei movimenti.

Tono muscolare e stabilità

A differenza di altri muscoli scheletrici, il pavimento pelvico non serve a muovere ossa. I segmenti mobili sono limitati a coccige e sacro, e solo in circostanze particolari, come il parto.

La funzione principale dei muscoli pelvici è:

  • mantenere un tono costante

  • attivarsi in modo isometrico per sostenere gli organi

  • contrarsi miratamente durante minzione, defecazione, coito o per gestire aumenti improvvisi di pressione (tosse, starnuti, sollevamento pesi)

Questo equilibrio tra tono e contrazione è fondamentale per continenza e stabilità.

Muscoli di sostegno e muscoli viscerali

Si distinguono due ruoli principali:

  • Muscoli di sostegno: fasci dell’elevatore dell’ano, con attività tonica e isometrica

  • Muscoli viscerali: fasci pubo-viscerali, che avvolgono uretra, vagina e retto, con funzioni più dinamiche e isotoniche, capaci di sostenere e guidare gli organi nelle funzioni fisiologiche

Questi fasci sono collegati agli organi tramite un ricco sistema di fasce e connettivo, che trasmette le forze e coordina i movimenti.

Fasce, legamenti e propriocezione: una rete intelligente

Intorno a muscoli e organi c’è un sistema complesso di legamenti e fasce, che:

  • ospitano propriocettori

  • percepiscono stiramenti

  • inviano segnali ai muscoli

  • regolano tono e contrazione

In particolare, la struttura pubo-uretro-vaginale collega uretra, vagina, vescica e utero al pube, collaborando con i muscoli per mantenere la continenza durante aumenti improvvisi della pressione addominale.

Il pavimento pelvico non è un gruppo muscolare isolato, ma parte di un sistema tridimensionale che coinvolge:

  • addome profondo

  • diaframma

  • glutei

  • adduttori

  • muscoli pelvi-trocanterici

  • legamenti e fasce

Ogni movimento, soprattutto in appoggio bipodalico, richiede la loro collaborazioneIl pavimento pelvico è un vero centro di controllo dell’equilibrio strutturale e funzionale. Sostiene gli organi, regola le funzioni fisiologiche, contribuisce alla postura e alla stabilità, e si adatta continuamente ai movimenti e alle pressioni interne.

Il lavoro dell’osteopata consiste nel valutare e sostenere questa integrazione, trattando muscoli, fasce e articolazioni coinvolte. Con tecniche mirate, l’osteopata aiuta a ripristinare equilibrio, mobilità e funzionalità, prevenendo o riducendo dolori pelvici, incontinenza, disfunzioni posturali e tensioni muscolari. In questo modo, il pavimento pelvico può lavorare al meglio insieme a tutto il corpo, migliorando stabilità, movimento e benessere generale.